In volo verso casa. Emergenza finita in Georgia: la temperatura può risalire mentre le squadre locali di pallacanestro potranno riassaporare nuovamente la vittoria. Su sei milioni di abitanti non è stato difficile individuare in due maschi alfa - uno originario del nord, l'altro lombardo veneto - il virus che
attanaglia da alcuni giorni la metropoli nel ghiaccio e nella disperazione. Viviamo una mescolanza di emozioni: felicità di restituire alla gente la serenità che si merita, tristezza nel lasciare posti e ricordi non facilmente dimenticabili. Il contatto con la NBA é stato francamente deludente: un carosello infinito di distrazioni dove il gioco vero lascia il posto alla ricerca ossessiva dello spettacolo. Toronto comunque é una squadra di livello, ben allenata e che merita la posizione che occupa: l'impressione é che agli Hawks interessasse poco sbattersi per mantenere l'imbattibilitá casalinga. Torno così con delle conferme: il basket dei college é mille volte più interessante e coinvolgente, se non altro per la ricerca premurosa dell'armonia nel gioco a scapito dell'individualità. Gli stessi giocatori di talento, se vogliono sfruttare appieno le qualità, devono attenersi scrupolosamente ai dettami dell'organizzazione tattica. Nulla é lasciato al caso e tutto viene studiato, prima a tavolino e poi sul campo: l'improvvisazione é utilizzata con cautela, per non inquinare l'ordine costituito. Alla veneranda età di cinquantatré anni suonati posso finalmente dire di aver toccato con mano e visto con i miei occhi, almeno per qualche istante, ciò che fino a ieri avevo solo immaginato e sognato. Agli allenatori di qui invidio soprattutto un aspetto, a parte l'immensa preparazione e il lauto stipendio: la disponibilitá del tempo. Nemmeno gli allenatori di serie A italiana possono avere a disposizione i giocatori per tutto il giorno e per tutti i giorni, lezioni a parte. Sessioni video, colloqui individuali e di gruppo, preparazione fisico atletica, allenamenti di squadra che durano tre ore. Una vera e propria full immersion dove i giocatori, oltre ad imparare a giocare, inevitabilmente si trasformano in un corpo unico al quale appartenervi con fierezza e abnegazione. É ora di svegliarsi, il sonno è finito. Ci aspettano palestre anguste e buie, tempi stretti, giocatori da motivare, palloni sgonfi e insufficienti, genitori deliranti. Ci aspetta il solito tram tram quotidiano: trasformare la zucca in carrozza. Ma noi siamo maghi, come Merlino siamo capaci di mettere tutto in una sola valigia: come quella che ho in mano, piena di souvenir da acquisto compulsivo, ma anche di bei momenti trascorsi tra veri amici con una passione in comune: la pallacanestro, lo sport più bello da Pordenone ad Atlanta.